DOMODOSSOLA-30-08-2016- C'è tanta attesa nell'ambiente cestistico ossolano,
in tutti i tifosi, per vedere all'opera Corrado Bianconi, enfant prodige con un pedigree professionale mai visto tra queste valli: “Corrado Bianconi non ha bisogno di molte presentazioni: è un nuovo arrivo, ma non è certamente un “volto nuovo”- spiegano dalla società-si tratta infatti di un ritorno eccellente perchè Corrado è nato a Domodossola (classe 1994), è figlio di Pierangelo, noto professionista domese e dirigente del Basket Domodossola ed in Ossola ha mosso i primi passi nella palestra del Collegio Rosmini. Un amore per la pallacanestro sbocciato nel minibasket di Don Bonacina e del compianto Roberto Massarelli, figure storiche della pallacanestro nostrana.
È cresciuto cestisticamente a Siena, in quella Virtus che sarà tra l’altro sua prossima avversaria in serie B, dove si è trasferito giovanissimo: con Siena ha partecipato a tutte le finali giovanili italiane, vincendo 2 scudetti under 15 (2009) e under-17; nel 2011 entra stabilmente nel gruppo della prima squadra in Divisione Nazionale A e in Divisione Nazionale B.
Da senior è stato ingaggiato dalla Virtus Pallacanestro Bologna per la stagione 2013-2014, per essere girato in prestito all’Andrea Costa Imola Basket. Nell’estate 2014 ha firmato un contratto triennale con l’Orlandina Basket. Nel 2015-2016 è passato in prestito al Basket Barcellona.
Con la nazionale ha partecipato agli Europei under 16 a Bar in Montenegro nel 2010 e con l’under 18 nel 2012 a Vilnius in Lituania.
Corrado Bianconi (202 cm per 95 kg) è un’atleta esplosivo ed un giocatore completo: buona difesa, bel tiro, ottimi fondamentali, è capace di ricoprire alla grande i ruoli di ala grande e di ala piccola.
E’ stato il primo ossolano ad esordire ed a segnare in serie A.
Lo abbiamo intervistato durante la preparazione.
Innanzitutto ben tornato Corrado! A quanti anni sei andato via da Domo?
Innanzitutto grazie! Sono andato via da domo a 12 anni,appena finito la prima media;
E’ stata dura stare via da casa a quell’età?
Direi di no… non é stata dura perché mi sono trovato subito bene, anche se ogni tanto la nostalgia si faceva sentire ( non è vero ma almeno la mamma è contenta).
Hai avuto l’onore di vestire la maglia della nazionale! Che sensazioni ti ha dato?
A 15 anni ho vestito per la prima volta la maglia della nazionale,ed ero felicissimo.. Come un sogno che si avvera.. Mi ricordo ancora la mia prima partita: fu contro la Grecia ed ero tesissimo, la sera prima della partita non ero riuscito a dormire neanche un minuto.
Come hai maturato la scelta di tornare a Domo?
Allora…quest anno avevo un paio di proposte dalla A2.. Ma non mi convincevano molto, soprattutto il progetto tecnico che c’era su di me; non ero sicuro sul ruolo che avrei avuto nella squadra e nemmeno sul minutaggio; visto che non vengo da una stagione fortunatissima a livello di squadra non volevo ritrovarmi di nuovo in una situazione simile.
Quindi, scartate le proposte in A2, in serie B non ci ho nemmeno pensato un minuto sul dove sarei potuto andare! Per la prima volta la mia città gioca in questo campionato e voglio aiutarla a farla diventare grande e avere la possibilità di rilanciarmi a casa mia.
Come ti sembra il gruppo?
Mi sembra un bel gruppo; qualcuno è ancora un po’ timido ma ci sono già delle buone basi.
Conoscevi i nuovi arrivati?
Non conoscevo nessuno di quelli nuovi, ma mi ero informato su chi fossero e direi che sono arrivati giocatori molto forti e ragazzi in gamba.
Quando hai cominciato a giocare e perchè?
Cominciai a giocare a basket per una punizione di mia mamma.. Lei odiava il calcio e non mi ricordo bene cosa combinai a 9 anni, ma quell’anno mi inpedì di iscrivermi alla scuola calcio. Allora iniziai a giocare a basket e me ne innamorai subito.
Ti sei fatto un’idea su come potrà essere il prossimo campionato?
La preparazione è appena iniziata ed abbiamo fatto pochi allenamenti giocati insieme, ma credo che per questo campionato possiamo essere competitivi ed essere una rivelazione se lavoreremo tutti i giorni concentrati sotto la guida del coach: credo che il talento non manchi.Hai un soprannome?
Si, “Coa” fin da piccolo perché non riuscivo a dire bene Corrado.
Che numero hai scelto? c’è un motivo particolare?
Quest anno ho scelto il 28, è il giorno dalla mia data di nascita; il motivo è un sogno fatto.. Magari più in là lo racconterò perché potrebbe non avverarsi sennò ?.
Che aspettative hai per la nuova stagione?
Cerco di non farmi aspettative; cerco di concentrarmi tutti i giorni per migliorarmi….quest’anno per me deve essere un anno importante e non voglio perdere questa occasione. Sono sicuro che faremo bene.
Vuoi dire qualcosa ai tifosi?
Eh… a dir la verità per i play off sono stato un tifoso anche io?!!
Comunque credo che per la categoria un pubblico come il nostro in Italia lo hanno in pochi; sono fantastici ed i ragazzi del gruppo ultras sono miei amici. Per me sarà un onore maggiore giocare per loro e farli divertire in tribuna.
A loro chiedo di seguirci come hanno sempre fatto e di sostenerci… credo daremo loro delle grandi soddisfazioni .
Welcome Back Corrado Bianconi!
Per tutti coloro che vivono il Basket Domo il sogno era rivederti con la nostra maglia prima o poi… e i sogni si avverano ogni tanto!”.